STOP ALLE FALSE COOPERATIVE
Consegnate al Parlamento le 100 mila firme raccolte
Sono 100.000 le firme raccolte nella campagna promossa dall’ACI contro le false cooperative, il doppio rispetto all’obiettivo prefissato e 26.000 di queste sono state raccolte in Emilia-Romagna.
Il 9 Ottobre scorso, in un incontro pubblico, hanno firmato la petizione contro le false cooperative anche Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, gli Assessori regionali Palma Costi, Simona Caselli, Massimo Mezzetti, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil Colla, Graziani e Zignani.
Sono state, queste, firme molto significative perché hanno sottolineato che il diffondersi di false cooperative non è un problema solo per noi Associazioni, ma una questione sociale ed economica di grande rilevanza che richiede l’impegno e la volontà di tutti.
Ci auguriamo che una volta giunta in Parlamento la proposta di legge possa venire presa in esame e giungere a una rapida approvazione: è interesse di tutte le persone e di tutte le imprese che agiscono correttamente che lo si faccia. La massiccia adesione che c’è stat evidenzia come i cittadini vogliano una cooperazione sana, che applica le norme, che tutela chi usufruisce dei servizi e i lavoratori.
Ricordiamo che la proposta di legge prevede:
- la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni;
- definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio;
- tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario;
- creazione di una cabina di regia al Mise che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni.