La Portavoce: “Aspettiamo di vedere il testo, soddisfatti per rispetto scadenza”
La scadenza – di cui avevamo dato notizia qui – nasceva da un’iniziativa promossa dal Forum Terzo Settore proprio tramite la sua portavoce Claudia Fiaschi, e faceva riferimento al Decreto correttivo al Codice del Terzo Settore ( Disposizione integrative e correttive del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante Codice del Terzo Settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106)
“Siamo contenti che sia stata accolta la nostra richiesta di approvare un primo decreto correttivo del Codice del Terzo settore dopo le problematiche che erano già emerse in questa prima fase di applicazione della Riforma. Ci riserviamo di leggere il testo approvato dal Governo prima di valutare in modo definitivo e puntuale le modifiche che sono state apportate – prosegue la Portavoce –, ma rispetto alle prime note diffuse riteniamo positiva, nello specifico, la proroga del termine per l’adeguamento degli statuti degli Enti. Naturalmente ci auguriamo che nel frattempo tutte le norme, specie quelle fiscali, trovino una forma definita per consentire alle organizzazioni di Terzo settore di poter attuare in modo consapevole le scelte che sono chiamate a fare su aspetti importanti della loro vita associativa.”
“Si tratta di un nuovo importante passo – conclude Fiaschi – di un percorso di riforma già molto lungo che ci auguriamo possa concludersi nel più breve tempo possibile.”
Il comunicato stampa del Governo, in seguito all’approvazione del Decreto correttivo da parte del Consiglio dei Ministri, avvenuta il 2 Agosto 2018, così sintetizza i contenuti del provvedimento: “Il decreto prevede, tra l’altro, la proroga da 18 a 24 mesi dei termini per adeguare gli statuti degli enti del Terzo Settore al nuovo quadro normativo; apre all’interlocuzione organica, rafforzando la collaborazione tra Stato e Regioni (soprattutto in materia di utilizzazione del fondo di finanziamento di progetti e attività di interesse generale del Terzo settore); fa chiarezza sulla contemporanea iscrizione al registro delle persone giuridiche e al registro unico nazionale; indica il numero minimo di associati necessario per la permanenza di una associazione di promozione sociale o di una organizzazione di volontariato”.