LA SFIDA DI AGCI EMILIA ROMAGNA
Eccoci giunti alla vigilia di un nuovo Congresso dell’AGCI dell’Emilia-Romagna. E’ il numero quattordici e iniziamo ad essere davvero un’Associazione consolidata che ha saputo seguire al mutare dei tempi. Altrimenti ci saremmo fermati molto prima.
Di acqua ne è passata dal momento che nacque l’esigenza di dare all’Associazione il livello di rappresentanza regionale e ovviamente si trattò del periodo in cui prendevano corpo le Regioni come livello istituzionale e legislativo decentrato. Era chiaro che l’Ente Regione sarebbe stato un soggetto ineludibile per chiunque avesse voluto esprimere rappresentanza di interessi politici, sindacali ed economici.
Nel tempo il livello regionale o meglio le Regioni, sono diventate preponderanti anche rispetto i livelli amministrativi territoriali, Provincie e Comuni.
Le Regioni hanno via via nel tempo aumentato le competenze, hanno visto crescere la loro incisività nella programmazione economica e territoriale e di pari passo sono aumentate forza politica e incisività delle iniziative.Alle Regioni sono state trasferite importantissime competenze dal Governo centrale, si pensi solo alla Sanità o all’Urbanistica per avere un’idea.
Oggi la Regione è il vero Ente di riferimento per le politiche economiche e del territorio e per la gestione delle risorse pubbliche al loro servizio. A questo scenario la vita associativa e della rappresentanza deve sapere orientarsi in maniera adeguata. Occorre inevitabilmente essere sempre più presenti sul livello regionale.
L’AGCI non è così distratta da non rendersi conto di tutto ciò ed il prossimo Congresso Regionale parlerà di questo.
Da lungo tempo ragioniamo nei nostri organi di come meglio affrontare il panorama Emiliano Romagnolo, fatto ormai di macro aree, di una Regione preponderante, di una Città Metropolitana in piena evoluzione ma anche fonte di tanti dubbi.
E’ in questo quadro che i Congressi territoriali recentemente svolti dalle nostre Federazioni provinciali e interprovinciali hanno tutti sancito a chiare lettere la volontà di pervenire alla costituzione di una unica Federazione Regionale AGCI dell’Emilia-Romagna che rappresenti a pieno tutto il territorio regionale. Da questa Federazione Regionale dipenderanno gli uffici territoriali. Insomma, anche in questa ipotesi a cui lavoriamo, è il livello Regionale che diventa fulcro e motore.
Siccome riteniamo indispensabile non indebolire il contatto e la presenza sul territorio, nessuna rappresentanza esistente verrà soppressa. Il coordinamento però sarà regionale, sia nelle politiche che sul piano della gestione amministrativa e organizzativa.
E’ la nostra una scelta che risponde all’esigenza di migliore rappresentatività delle cooperative, ma anche di ottimizzare le risorse che abbiamo, di meglio impiegare il tempo e le qualità delle persone che operano in Associazione, di saper cogliere i cambiamenti in essere e di saper tenere il passo senza cedere a localismi ed individualismi.
Ancora una sfida quindi, anzi, una bella sfida.
Massimo Mota
Presidente AGCI Emilia Romagna